La storia del Liceo
“Mentre veniva preparata la cicuta, Socrate stava imparando un’aria sul flauto. “A cosa ti servirà?” gli fu chiesto. “ A sapere quest’aria prima di morire”. (Perchè leggere i classici, Italo Calvino)
Il glorioso passato
Il Liceo classico Cesare Beccaria, con il Parini, è il Liceo classico più antico di Milano. Il suo atto di nascita risale al 1603, quando al tempo del Cardinale Federico Borromeo i Barnabiti fondarono una scuola presso la chiesa di S. Alessandro. Nella loro casa i Barnabiti tenevano scuole private di grammatica e di umane lettere, ma quando nel 1606 Monsignor Gianbattista Arcimboldi, chierico di camera di Clemente VIII, donò un cospicuo lascito, essi le aprirono al pubblico e, in onore del finanziatore, le denominarono Arcimbolde.
Non vi era, a quel tempo, una chiara distinzione tra quelle che oggi chiameremmo scuole secondarie ed universitarie; vi si insegnava umanità, rettorica, grammatica e dal 1629 anche filosofia morale e teologia. La separazione avvenne quando, cessata la dominazione spagnola, lo Stato, austriaco prima, francese poi, avocò e sé l’insegnamento e ne definì i programmi. Le scuole ebbero alterne fortune sino a quando l’imperatrice Maria Teresa d’Austria se ne occupò in modo particolare, restituendole all’antico splendore intorno al 1770. Le scuole Arcimbolde la cui amministrazione venne affidata al comune, furono gestite dai Barnabiti che vi insegnarono, tra l’altro, teologia morale e dogmatica, diritto canonico, civile e criminale, pubblica economia, diplomatica ed arte notarile, matematica ed astronomia, sino allo scioglimento dell’ordine avvenuto nel 1810, in piena epoca napoleonica. L’istituto tuttavia fu mantenuto col nome di Liceo S. Alessandro, fondendosi con il Liceo di Brera (Scuole Palatine). La denominazione Liceo fu introdotta nel periodo napoleonico quando fu dato alle scuole superiori d’indirizzo umanistico un ordinamento più affine alle scienze piuttosto che alla filosofia. I ginnasi venivano ritenuti scuole propedeutiche ai licei, ed entrambi erano a carico dell’erario nazionale. La restaurazione austriaca non mutò l’impegno statale nei confronti dell’insegnamento: l’imperatore Francesco I nel 1817 stabiliva che tutti gli istituti di istruzione secondaria fossero mantenuti dallo Stato e che tutti i capoluoghi di Provincia avessero un Liceo e un Ginnasio. Milano ne ebbe due: il Liceo di S. Alessandro ed il Liceo di Porta Nuova (oggi Parini). I Licei ginnasi di Milano e Venezia, in ragione della loro prestigiosa collocazione nel Lombardo-Veneto, così come quelli di Pavia e di Mantova, sedi universitarie, furono denominati di prima classe. Il governo austriaco incrementò in ogni modo la biblioteca ed i gabinetti scientifici che conservano ancora preziosi cimeli: si tratta di apparecchi scientifici di costruzione straniera, costosissimi e rari in quel tempo, di collezioni di animali, minerali, fossili, alghe, conchiglie. Dal 1817 al 1825 il corso liceale ebbe durata di tre anni, poi di due fino al 1851, quando il Ginnasio e il Liceo si fusero in un unico istituto di otto classi, che ebbe il nome di Ginnasio liceale. Fu solo nel 1865, pochi anni dopo la proclamazione dell’unità d’Italia, che il Ministro della Pubblica Istruzione stabilì che ogni liceo dovesse intitolarsi a qualche illustre personaggio della storia locale e nazionale: l’antico nome di S. Alessandro cedette dunque il posto a quello di C. Beccaria. Le gloriose tradizioni delle scuole milanesi si fusero nel nostro Liceo-Ginnasio e non sono mai venute meno. Dal corpo della scuola sorsero poi altre realtà. Fu nel 1901 che alcune sezioni dell’istituto si staccarono per formare il nuovo Liceo Ginnasio “G. Berchet”. Quaranta anni più tardi, le prime tre classi ginnasiali si distaccarono per formare la nuova Scuola Media di via Campolodigiano. Nel 1957, infine, il Liceo classico Beccaria abbandonò la sede di Piazza Missori e si trasferì nella nuova di via Linneo, costruita dal Comune di Milano, presso la Fiera Campionaria, il polo fieristico e comunicativo della città orientata al futuro.
Oggi
La nostra storia intesse dunque il carattere della città di Milano sostenendone l’aspirazione all’eccellenza, il migliore impegno civile e sociale, la cultura propria della classe dirigente. Non è un caso, infatti, che la città abbia celebrato il quarto centenario nelle due giornate del 23 e 24 maggio 2003 vivendo con appassionata partecipazione quello che ha sentito come un proprio “evento storico”. D’altra parte, il Liceo Beccaria ha visto una numerosa schiera di alunni illustri: tra gli alunni celebri del passato annovera Giuseppe Parini, Cesare Cantù, Giovanni Berchet, Carlo Porta, Carlo Cattaneo, Pietro e Alessandro Verri, Camillo Hajech, Emilio De Marchi, Francesco Brioschi, i fratelli Forlanini, Delio Tessa, Giuseppe Lazzati e numerosi altri ancora. Fra quelli recenti, solo per fare alcuni nomi, Marco Zanuso, Bruno Bozzetto, Sergio Romano, Carlo Castellaneta, Eva Cantarella, Rossana Bossaglia, Ornella Vanoni, Achille Occhetto, Andrea Brambilla (Zuzzurro), Gabriele Salvatores. In questa sede vogliamo rimarcare quello che va riconosciuto come un «autentico punto di forza del Liceo Beccaria: il senso di appartenenza, di orgoglio, di affetto, addirittura, che le sue varie componenti nutrono e trasmettono… e che concorre a fare del Liceo Beccaria una scuola che non ambisce a proporsi come altro da sé, che non rinnega le proprie funzioni e peculiarità, ma che, al contrario, le esalta, senza per questo chiudersi alle occasioni di crescita e di dialogo fornite dal mondo contemporaneo». Così, il Liceo ginnasio Cesare Beccaria si propone oggi come una scuola attenta alle nuove esigenze del territorio, coniugando la propria mission istituzionale con l’interpretazione del mondo contemporaneo. Trovare la chiave per capire e guidare il nostro mondo; ridurre i conflitti attraverso l’incremento dell’autonomia umana è il nostro intento. Esso rivela una certa nostra ansia del cambiamento dove capire e guidare sono le chiavi che giustamente caratterizzano un ente complesso come il nostro che realizza progetti che spaziano dall’eccellenza nel campo della traduzione (il progetto Grecale – un tempo LATIGRE – che porta al successo il Liceo sin dal 1996 nelle competizioni nazionali dei certamina) e della matematica (Mathématiques sans Frontières e Olimpiadi della Matematica) alla comunicazione giornalistica (Meltemi, il periodico studentesco premiato per la sua sezione culturale) e web (il becc@riota – ora studenti.beccaria.mi.it, un portale gestito da studenti del Liceo che non ha paragoni nel settore scolastico). Non mancano, ovviamente, progetti di ricerca d’archivio (uno per tutti, Zingari, una pubblicazione curata dalla scuola che ha visto gli studenti adoperarsi con autentico furore intellettuale alla ricerca storica e che ora si sviluppa in un progetto di ricerca laboratoriale) e di conservazione del patrimonio (il Museo degli strumenti scientifici, una collezione invidiabile di strumenti scientifici d’epoca in un primo tempo conservati presso il Liceo, ora in comodato presso l’Università degli Studi di Milano all’interno di un progetto di valorizzazione del patrimonio storico – scientifico delle scuole milanesi promosso dall’Istituto di Fisica Generale Applicata, Sezione di Storia della Fisica). Il Liceo Beccaria possiede uno sperimentato ed efficiente laboratorio multimediale che ospita gli studenti del PNI e i docenti in formazione ECDL, e due ottimi laboratori linguistici. Da ultimo, non si può tacere l’impegno che il Liceo ha sempre profuso nel coniugare la cultura alle attività sportive, se è vero che recentemente, grazie a uno splendido articolo pubblicato sul periodico sportivo del Liceo, una nostra giovane “campionessa” è stata selezionata come Tedoforo per portare la Fiamma Olimpica dei Giochi di Atene 2004 attraverso le strade di Roma il 28 giugno 2004.
Come è naturale, a fianco dei progetti d’eccellenza, il Liceo classico Beccaria propone un’offerta formativa classica finalizzata al proseguimento degli studi universitari. La scuola coniuga, dunque, una tradizione umanistica importante e significativa con le esigenze della società contemporanea. Mantenendo l’impianto tradizionale del Liceo classico, che offre una consolidata preparazione orientata all’approfondimento universitario, la nostra scuola presenta piani di studio capaci di soddisfare le richieste di preparazione orientata alla frequenza di corsi di laurea anche di indirizzo scientifico. Ha durata quinquennale e rilascia un certificato di diploma di Liceo classico. Gli studenti del Liceo ginnasio Beccaria possono accedere agevolmente a tutte le facoltà universitarie.
L’organizzazione
Come è lecito aspettarsi, gli aspetti organizzativi di un ente capace di simili iniziative non sono banali ed è per questo motivo che il Liceo, volendo assicurare gli utenti circa i propri metodi e il rispetto delle loro continue richieste, esplicite od implicite, di cultura, di formazione, di orientamento, ha adottato il modello UNI EN ISO 9001:2000, ottenendo la certificazione rilasciata da Certiquality nel giugno 2003 in qualità di ente di progettazione ed erogazione di servizi didattico-educativi, formativi ed orientamento. Per la verità, il Liceo percorre la strada della Qualità dal 1995 quando iniziò la collaborazione con il Polo Qualità per la scuola, prestando responsabili, formatori e tutor al progetto che ebbe il compito storico di diffondere la cultura della Qualità nella scuola italiana. La certificazione di Qualità, dunque, non è un punto d’arrivo della nostra organizzazione, è bensì solo un momento significativo nello sviluppo di competenze e sensibilità che la scuola ha da tempo coltivato per raggiungere gli obiettivi necessari a perseguire il miglioramento continuo del proprio servizio.